Costruire, comunicare e sensibilizzare ad una cultura aziendale positiva è la chiave per attrarre e trattenere le persone in azienda. Soprattutto se si tratta della Gen Z, particolarmente attenta ad aspetti più profondi della vita organizzativa, come il chiedersi se e quanto i valori aziendali siano allineati ai propri.
degli Executive crede che una forte cultura aziendale sia fondamentale per il successo dell’azienda (Deloitte).
La sensibilizzazione alla cultura aziendale prende avvio con il processo di Onboarding, quando i newcomers iniziano a fare esperienza dell’azienda e ad interagire con gli elementi emersi e visibili, ma soprattutto taciti, della cultura aziendale.
Sempre più aziende stanno lavorando per garantire ambienti di lavoro in cui i propri collaboratori si sentano coinvolti, ispirati e allineati.
Come farlo? In questo articolo, scopriremo gli approcci che permettono di creare una workplace culture accogliente e positiva per la Gen Z.
Partiamo dalle definizioni!
🥽 Cos’è la cultura aziendale?
La cultura aziendale è un concetto ampio e ricco di sfumature.
Per comprenderla, si può partire dalla definizione di “cultura organizzativa” elaborata dallo psicologo statunitense Edgar Schein (1985):
La cultura organizzativa è l’insieme coerente di assunti fondamentali che un certo gruppo ha inventato, scoperto o sviluppato mentre imparava ad affrontare i problemi legati al suo adattamento esterno o alla sua integrazione interna, e che hanno funzionato in modo tale da essere considerati validi e quindi degni di essere insegnati ai nuovi membri come il modo corretto di percepire, pensare e sentire in relazione a tali problemi.
In generale, la cultura di un’organizzazione attraverso artefatti, valori e assunti di base racconta il modo atteso di pensare, sentire e comportarsi al suo interno.
Lo stesso Schein individua 3 livelli di una cultura organizzativa, che vanno dal più visibile e manifesto a quello meno evidente e più sommerso:
- Gli artefatti si collocano al primo livello e riguardano gli assunti e i comportamenti direttamente osservabili: il modo in cui le persone si vestono e agiscono, il linguaggio utilizzato, il layout degli spazi fisici, il tipo di sistemi di controllo e di strutture organizzative disegnati dal management, i simboli, le storie e i riti condivisi dai membri dell’organizzazione…
- Nel secondo livello si trovano i valori dichiarati, esplicitati nelle carte etiche, nella mission aziendale, nelle consuetudini ritenute importanti dal management. Fungono da principi guida nella valutazione di scelte, eventi e comportamenti.
- Infinte, il terzo livello, il più profondo, è quello degli assunti di base, taciti e condivisi, che sfuggono al direttamente osservabile e riguardano: convinzioni invalse nella pratica e date quasi per scontate, percezioni e atteggiamenti. Vi rientrano tutti quegli aspetti e modi di sentire che si manifestano attraverso le interazioni sociali e nel modo di concepire le relazioni, nella percezione del tempo e delle attività… Si tratta di un sistema di convinzioni relative ai diversi ambiti dell’esperienza umana che informano nel profondo e nel concreto la cultura aziendale.
Poiché ogni azienda è unica a suo modo, non esiste un modello di cultura che soddisfi le esigenze di tutte le organizzazioni né esistono due culture “uguali”.
🪢 Culture & Engagement
Creare una cultura aziendale positiva costituisce una delle priorità per le moderne organizzazioni ed è il prerequisito per favorire l’engagement e la retention in azienda. Questo perché la cultura aziendale contribuisce a nutrire il senso di appartenenza all’organizzazione: quanto più le persone si sentono fiere di lavorare per la propria azienda, tanto maggiore sarà il loro commitment nel cercare opportunità di cui l’organizzazione stessa possa beneficiare.
Una cultura aziendale positiva, forte e ben veicolata ha molteplici vantaggi, tra cui l’attrazione di candidati qualificati. In uno studio di Deloitte, Global Human Capital Trends, le aziende con le culture più forti risultavano molto più propense ad attrarre e trattenere i migliori candidati.
🐚 Culture & Reputation
La cultura che permea un’azienda ha un impatto significativo anche sulla sua reputazione, sia tra i membri interni sia all’esterno dell’organizzazione.
Per poter far leva sulle esternalità di una cultura aziendale positiva è necessario un ulteriore step: comunicare nel modo giusto i suoi tratti fondanti all’esterno.
Una cultura aziendale positiva, dinamica, con la reputazione di coinvolgere i propri collaboratori e di riconoscere il loro lavoro, contribuirà notevolmente ad attrarre e trattenere talenti qualificati.
In sintesi, se un’organizzazione viene riconosciuta come un posto dove le persone amano lavorare e di cui vanno orgogliose, sarà più facile anche il processo di reclutamento.
Quali caratteristiche rendono la cultura aziendale attrattiva per la Gen Z? Scopriamolo insieme!
🦭 La workplace culture perfetta per la Gen Z
Come trasmettere la cultura aziendale ai nuovi membri dell’organizzazione in modo da sensibilizzarli, ingaggiarli e nutrirne il senso di appartenenza?
-
VALORI E MISSION AZIENDALi
chiari e costantemente comunicati
-
COMUNICAZIONE
aperta e trasparente
-
Senso di appartenenza
e connessioni significative
-
leadership
Autentica
-
PURPOSE
chiaro e condiviso
-
Valorizzazione
E RICONOSCIMENTO
-
Upward Feedback
e clima di fiducia
La Gen Z porta con sé dei tratti personali nuovi e di rottura: autenticità, sostenibilità ed inclusività sono solo alcuni dei valori in cui crede!
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Date queste attitudini, costruire e comunicare una workplace culture che risuoni con i valori della Gen Z diventa indispensabile per attrarla, accoglierla e trattenerla in azienda.
Ecco gli elementi che contribuiscono a rendere la cultura di un’organizzazione attrattiva per la Gen Z:
1. Valori e mission aziendali ben definiti e costantemente comunicati
I valori, ovvero i principi guida che permeano la cultura aziendale, e la mission, ossia il perché dell’organizzazione, sono agiti e condivisi con i propri collaboratori in modo chiaro sui diversi canali di comunicazione interna.
🧜♀ TIP
Quando?
Ogni momento è perfetto! Che sia durante una riunione aziendale, nelle newsletter mensili o persino durante il processo di onboarding.
Ricorda, non è solo quando, ma anche come lo comunichi che fa la differenza. Utilizza uno stile comunicativo fresco e ingaggiante, vicino al loro linguaggio!
2. Comunicazione aperta e trasparente
Fornire aggiornamenti regolari sulle novità aziendali, i risultati raggiunti e le sfide attese serve a far sapere a tutti i collaboratori in che direzione l’azienda si sta muovendo e motivarli a dare il loro contributo in maniera coerente.
🧜♀ TIP
“Town Hall meetings”, webinar e video messaggi, canali social aziendali, report trimestrali: le modalità per condividere aggiornamenti sono infinite e con l’impego di piattaforme digitali sarà tutto più semplice!
Ricorda di veicolare contenuti che siano rilevanti per i singoli e che contribuiscano ad aumentare la loro fiducia nell’organizzazione.
3. Senso di appartenenza
Creare opportunità per instaurare legami e connessioni significative tra colleghi e tra i singoli e lo scopo dell’organizzazione permette di aumentare il senso di appartenenza all’azienda e l’orgoglio di farne parte.
🧜♀ TIP
Come favorire l’instaurazione di legami in azienda?
Attraverso un’atmosfera rilassata che favorisca la collaborazione e la comunicazione.
Tra le attività da poter organizzare, possiamo inserire: eventi sociali come serate giochi o eventi sportivi, giornate di team building con attività coinvolgenti e sfide, caffè o colazioni informali oppure persino programmi di benessere aziendale, come lezioni di fitness, corsi di cucina o attività di mindfulness.
Sono tutti momenti in cui le persone saranno più libere di esprimere se stesse e farsi conoscere meglio. In questo modo si creeranno ricordi condivisi, che rafforzeranno i legami tra i membri del team.
Vuoi altre idee per le attività da pianificare? Lasciati ispirare dagli interessi e dalle passioni dei tuoi collaboratori!
4. Leadership Autentica
I leader agiscono in maniera autentica, empatica e trasparente, creando un clima di fiducia e collaborazione, e con il loro esempio agiscono sul livello simbolico della cultura organizzativa, promuovendo valori e stili di comportamento attesi. Valorizzano i loro collaboratori e sono sempre aperti al feedback.
La direzione è quella di uno stile di leadership trasparente e potenziante.
🧜♀ TIP
Reverse mentoring, riunioni informali (magari passeggiando all’aria aperta) o sessioni di “show and tell“… la strada verso una nuova leadership è aperta!
5. Purpose
Secondo una ricerca di OC Tanner, per il 71% degli employees la propria organizzazione ha uno scopo chiaro, mentre il restante 30% afferma che lo scopo dell’organizzazione non riflette ciò che è importante per loro.
Come spiegato nella ricerca:
“Le persone desiderano connettersi a qualcosa di più grande e più importante di loro stesse. Quindi, le aziende devono collegare il ‘perché’ della loro organizzazione agli obiettivi, al desiderio di significato e al desiderio di avere un impatto che vive dentro ogni dipendente.”
🧜♀ TIP
Come legare la Gen Z al purpose aziendale?
Definendo, innanzitutto, un purpose autentico e motivante per la nuova generazione, che possa in qualche modo riflettere il loro profilo valoriale, e poi condividendolo attraverso storie aziendali significative, promuovendolo con attività di responsabilità ambientale (e/o sociale), finalizzate a restituire valore alla comunità esterna e interna
6. Valorizzazione e riconoscimento
Apprezzare l’unicità di ognuno e valorizzarne il contributo permette di creare un ambiente di lavoro positivo e, soprattutto, inclusivo. Questo non solo genera dinamiche motivazionali virtuose rispetto al proprio ruolo in azienda, ma contribuisce a creare un collante tra il singolo e l’organizzazione.
🧜♀ TIP
Tuttavia, la strada sotto questo profilo sembra ancora lunga.
Alcune ricerche mostrano infatti che il 42% delle persone crede che il raggiungimento di un obiettivo passi inosservato, e solo meno della metà dei collaboratori afferma di sentirsi veramente apprezzato sul posto di lavoro.
Come evitarlo? Mostra cura nei confronti delle persone che collaborano in azienda:
- Disegna percorsi di sviluppo personalizzati, mirati a valorizzare le potenzialità di ciascun collaboratore.
- Celebra gli eventi personali significativi, come i compleanni.
- Premia i successi con opportunità di sviluppo, giorni di permesso extra o altri incentivi pensati su misura per i gusti e gli interessi di ciascun individuo.
- Riconosci il merito, anche fuori dalle occasioni ufficiali, per esempio con cartoline di apprezzamento.
- “Kudos” Collettivi: promuovi uno spazio in cui i colleghi possano condividere “kudos” o riconoscimenti reciproci per i successi dell’altro. Questa pratica non solo celebra i risultati, ma incoraggia anche una cultura di apprezzamento tra pari, rafforzando il senso di comunità.
7. Upward Feedback
Le culture più sane e produttive sono quelle in cui i collaboratori si sentono liberi di condividere la loro voce, sollevare preoccupazioni, fare domande ed esprimere le proprie esigenze.
Una comunicazione davvero efficace agisce in due direzioni: è orientata non solo ad informare i propri collaboratori, ma anche a saperli ascoltare in maniera attiva ed empatica.
🧜♀ TIP
Grazie all’implementazione di soluzioni e modelli di feedback bidirezionali, per i manager e i leader sarà possibile adottare un approccio trasparente e creare un “safe space” in cui tutti possano esprimersi.
- Organizza sessioni periodiche 1-to-1 con i collaboratori.
- Implementa una piattaforma digitale dedicata, dove le persone possono fornire i propri feedback.
- Eroga a tutti una formazione sulla gestione del feedback, incoraggiando una cultura di comunicazione aperta e costruttiva.
🌟 Your Toolkit
- Ogni azienda è un mondo a sé stante, con una cultura che la caratterizza e la rende unica.
- La cultura aziendale è il riflesso dell’identità, dei valori e delle pratiche che guidano il funzionamento di un’organizzazione. La sua analisi fornisce insight preziosi sugli stili di lavoro, sulle convinzioni e i comportamenti incoraggiati o scoraggiati.
- Una cultura aziendale positiva, ben comunicata e in linea con i valori e le aspettative della Gen Z, può essere un potente strumento per attirare, accogliere e trattenere i talenti di questa nuova generazione.
- I 7 elementi che contribuiscono a rendere la cultura di un’organizzazione attrattiva per la Gen Z sono:
- Valori e mission aziendali ben definiti e condivisi con i propri collaboratori in modo chiaro sui diversi canali di comunicazione interna.
- Comunicazione aperta e trasparente attraverso aggiornamenti regolari sulle novità aziendali, i risultati raggiunti e le sfide attese.
- Senso di appartenenza per instaurare legami e connessioni significative tra colleghi e tra i singoli e lo scopo dell’organizzazione.
- Leadership Autentica, in cui i leader agiscono in maniera empatica e trasparente, creano un clima di fiducia e collaborazione, valorizzano i loro collaboratori e sono sempre aperti al feedback.
- Purpose ben definito e motivante.
- Valorizzazione e riconoscimento attraverso l’apprezzamento del contributo di ognuno e della sua unicità.
- Upward Feedback affinché i collaboratori abbiano l’occasione di condividere la loro voce. Ricordiamo che una comunicazione davvero efficace agisce in due direzioni: è orientata non solo ad informare i propri collaboratori, ma anche a saperli ascoltare in maniera attiva ed empatica.
Cerchi supporto per costruire e comunicare una cultura aziendale a prova di Gen Z? Entra in contatto con noi!
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Riferimenti
Daft R. L. (2008). Organization Theory and Design, Tenth Edition, Cengage Learning.
Schein E. (2000). Cultura d’impresa, Raffaello Cortina Editore.