Onboarding

Rethinking Onboarding: Come trasformare i newcomers in Brand Ambassadors

Inserire il contributo dei brand ambassadors nelle strategie di comunicazione dell'azienda può contribuire ad aumentare la notorietà del brand e ad attrarre candidati in fit. E se anche i nuovi assunti diventassero entusiasti portavoce dell'Employer Brand? Scopri come trasformare i newhire in brand ambassadors in 5 playful steps!

20 Ottobre 2023 Tempo di lettura: 9 min

Gli ambasciatori del brand contribuiscono alla promozione di un’azienda e all’accrescimento della sua reputazione come datore di lavoro.

Grazie ai programmi di EmployeeAdvocacy, il loro contributo è inserito nei piani di comunicazione interna ed esterna all’organizzazione, migliorando così l’awareness dell’Employer Brand e la possibilità di attrarre candidati in fit.

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dei talent acquisition managers ritiene che l’employer branding abbia un impatto significativo sulla capacità di riuscire ad assumere i migliori talenti. (LinkedIn)

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In questa guida, scopriremo chi sono i brand ambassadors e come invogliare i newcomers della Gen Z a diventarlo in soli 5 step!

🎡 Brand Ambassadors: chi sono e dove trovarli

I brand ambassadors sono collaboratori che non necessariamente operano nei settori di vendita o marketing, ma che, attraverso la loro attività comunicativa, contribuiscono alla promozione del brand come datore di lavoro tra gli stakeholder interni ed esterni all’organizzazione.

Attraverso il racconto della loro esperienza come employee, arrivano in maniera diretta al proprio audience, ampliando la notorietà dell’azienda e suscitando interesse per il suo ambiente lavorativo. Molti infatti li considerano come il “volto” del brand.

Di solito, sono persone che dispongono di network estesi, relazioni consolidate e una certa autorevolezza informativa, che consente loro di esprimere i valori aziendali, comunicare l’EVP o la loro personale employee experience attraverso diversi canali, dal passaparola con familiari e amici alla condivisione di contenuti sui social, o in articoli di Blog, o ancora in registrazioni Podcast.

Alla base della loro autorevolezza, ci sono sia un legame emotivo profondo con il brand (Punjaisri et al., 2009) sia una connessione autentica con la propria rete in grado di infondere fiducia.

Le loro skills di comunicazione e di relazione, combinate ad una strategia di comunicazione ben definita, possono quindi contribuire a raccontare il brand in modo più autentico e a raggiungere candidati in fit.

Abbiamo accennato al coinvolgimento dei newcomers nei programmi di Employee Advocacy affinché anche loro possano avere l’occasione di diventare brand ambassadors.

Perché proprio i nuovi assunti come brand ambassadors?

Nel selezionare i brand ambassadors, la cosa più importante da tenere a mente è il target audience. Il primo passo è, quindi, quello di chiedersi a chi ci si vuole rivolgere e come i brand ambassadors possano aiutarci a raggiungere l’obiettivo prefissato.

Se l’obiettivo è attrarre candidati della Gen Z che condividano i valori e la cultura dell’azienda, selezionare i brand ambassadors tra i newcomers loro coetanei si configura come una scelta efficace.

Benefici

In particolare, avere dei neoassunti nel team dei brand ambassadors permette all’azienda di:

  • narrare l’Employer Brand attraverso profili che hanno un’alta influenza sulle proprie community di riferimento;
  • ingaggiare i new hires e sensibilizzarli alla cultura aziendale sin da subito;
  • offrire ai new hires opportunità di crescita personale e professionale.

🎠 L’X-Factor della Gen Z

Tra i newcomers dell’azienda ci saranno di certo alcuni appartenenti alla Generazione Z. Non dimentichiamoci che entro il 2025, il 27% della nostra forza lavoro sarà composto proprio dai membri di questa generazione, ovvero i nati tra il 1995 e il 2010.

La Gen Z è anche chiamata i Generation, proprio perché cresciuta in un mondo in cui internet è sempre stato presente (Jones et al., 2007). Per gli Zoomers, infatti, postare, condividere, aggiungere reazioni o scorrere semplicemente il feed dei social sono come il caffè al mattino: un rituale quotidiano di cui non si può fare a meno.

Sembra proprio che abbiano l’X-Factor per raccontare l’employer brand con un tocco autentico, fresco e decisamente mai banale.

Coinvolgere fin da subito i nuovi assunti della Gen Z nella promozione dell’azienda come datore di lavoro sui diversi mezzi di comunicazione è una mossa vincente. Ma come fare?

🎢 Brand Ambassadors in 5 playful steps

Trasformare i nuovi assunti in brand ambassadors richiede cura e pianificazione attiva da parte delle Risorse Umane in modo da riuscire a creare momenti significativi che colpiscano i nuovi collaboratori e li spingano a condividere l’esperienza aziendale con le proprie community di riferimento.

  • 1. ONBOARDING STRUTTURATO

    Instaurare una relazione positiva e duratura con i new comers

  • 2. CULTURA AZIENDALE

    Sviluppare il senso di appartenenza all’organizzazione

  • 3. COMM GUIDELINES

    Formare i newhire ai do’s & dont’s della comunicazione aziendale

  • 4. TEAM EARLY AMBASSADORS

    Fare gruppo tra i nuovi entranti

  • 5. RECOGNIZE & REWARD

    Ingaggiarli con meccaniche di gioco

     

Vediamo come creare un employer branding programme a prova di Gen Z in 5 semplici step!

1. Partire dall’Onboarding

Trasformare i new hire in brand ambassadors passa innanzitutto attraverso un processo di onboarding strutturato. Questa fase dell’employee journey, infatti, è la prima occasione che l’azienda ha per instaurare una relazione positiva e duratura con il new comer. Trasformare questa fase in un’esperienza degna non solo di essere ricordata, ma anche condivisa all’esterno, è possibile.

Costruisci un welcome package eco-sostenibile a prova di GEN Z con borraccia, agendina, stickers… e poi invita i new hire a condividere una foto di sé e del suo welcome kit in un post social sul suo primo giorno in azienda.

2. Sensibilizzare alla cultura aziendale

Un ambiente organizzativo in cui i nuovi collaboratori si sentono sin da subito ascoltati, valorizzati e motivati e che sia ricco di occasioni in cui instaurare legami significativi con gli altri colleghi, contribuisce a sviluppare il loro senso di appartenenza all’azienda e l’orgoglio di farne parte. Creare una workplace culture positiva è la chiave per accogliere al meglio i nuovi arrivati!

Assicurati che i newcomers comprendano appieno perché valga la pena promuovere la realtà di cui sono entrati a far parte. Condividi storie e aneddoti che raccontino al meglio la cultura aziendale e i suoi valori e di cui loro si possano poi fare portavoce.

3. Condividere le linee guida per comunicare il brand

I potenziali brand ambassadors, in particolare se si tratta di neoassunti, potrebbero non sapere quando (o dove) sia più appropriato condividere le loro esperienze con l’azienda. Per questo, offrire una guida iniziale su cosa significa essere ambasciatori del brand (do’s & dont’s) potrebbe essere di molto aiuto.

La guida potrebbe contenere:

  • informazioni generali e best practice sull’uso dei social media, facendo emergere le aspettative riguardo al comportamento da tenere online e alla tipologia di contenuti da condividere;
  • esempi di come utilizzare i diversi canali per la promozione del brand, inclusi consigli sulla creazione di contenuti, template grafici, regole di ingaggio e di interazione;
  • linee guida per l’utilizzo del logo e del brand name;
  • suggerimenti di utilizzo degli hashtag e regole di menzione degli account dell’azienda.

Raccogli tutto quello che c’è da sapere su come diventare brand ambassador in un pratico e colorato handbook digitale e distribuiscilo nel corso di un evento formativo sul tema, durante il processo di onboarding.

4. Creare il team degli early ambassadors

Le fasi sopra descritte permettono di fare scouting e individuare i new hires che si distinguono per la loro attitudine alla comunicazione del brand. Saranno loro ad essere selezionati, su base volontaria, per far parte del team dei nuovi brand ambassadors.

Una volta formato il team, nel prosieguo del loro primo anno di inserimento in azienda, fai seguire un piano di formazione specifica, ad esempio su come comunicare in pubblico o sulle tecniche di narrazione, come usare i social media o creare video, con il rilascio di badge digitali. Conclusa la formazione, saranno pronti a seguire lo stesso percorso dei brand ambassadors già presenti in azienda.

Organizza un evento (ad esempio un off-site con attività di team-building) destinato a far conoscere tra loro i new hires inseriti in azienda nello stesso periodo. Metti a disposizione contenuti e merchandising per formare lo spirito di gruppo, ad esempio con t-shirt che richiamino il nome del team neonato. Non dimenticarti di creare un angolo attrezzato con un Photo Booth per la condivisione della loro esperienza sui social!

5. Misurare e premiare

Per mantenere coinvolti i brand ambassadors della Gen Z, è indispensabile implementare dei tool digitali che li aiutino a condividere facilmente i contenuti e a tenere monitorato l’andamento dei loro post in una leaderboard.

Ricorda di:

  • Riconoscere e premiare il lavoro svolto dai brand ambassadors;
  • Implementare tool che consentano loro di condividere facilmente i contenuti direttamente dal proprio cellulare;
  • Valutare l‘impatto dell’attività nel suo complesso a fronte di KPI definiti in linea con gli obiettivi del brand (n. di interazioni dei post sui social media, traffico sul sito web, n. visite alla career page, n. application in target ricevute…);
  • Raccogliere feedback dai new hires coinvolti nel programma in merito alla loro esperienza come brand ambassadors. Brevi sondaggi online o interviste 1-to-1 sono strumenti preziosi per comprendere il loro livello di soddisfazione e le difficoltà riscontrate nel percorso e raccogliere, così, i loro suggerimenti per il miglioramento del programma.

Prevedi dei rewards per riconoscere il lavoro svolto e premiare ad esempio chi ha il più alto numero di interazioni in un determinato periodo di tempo. Oppure organizza una competizione per categorie (es. persona che ha creato il post più simpatico, più originale, con più like, più commenti…). E poi elargisci i premi (che siano rispondenti allo stile di vita della Gen Z). Ovviamente i rewards e i momenti delle premiazioni saranno tutti contenuti da ricondividere sui social!

🌟 Your Toolkit

  • I brand ambassadors sono collaboratori che non necessariamente operano nei settori di vendita o marketing, ma che, attraverso la loro attività comunicativa, contribuiscono alla promozione del brand come datore di lavoro tra gli stakeholder interni ed esterni all’organizzazione.
  • Coinvolgere i newcomers nei programmi di Employee Advocacy, affinché anche loro possano avere l’occasione di diventare brand ambassadors, si configura come una scelta efficace.
  • Avere dei neoassunti nel team dei brand ambassadors permette all’azienda di: narrare l’Employer Brand attraverso profili che hanno un’alta influenza sui propri coetanei; ingaggiare i new hires e sensibilizzarli alla cultura aziendale; offrire loro opportunità di crescita personale e professionale.
  • Crea un Employer Branding Program a prova di Gen Z in 5 semplici step:
  1. Parti da un Onboarding strutturato, rendendolo un’esperienza degna non solo di essere ricordata, ma anche condivisa all’esterno.
  2. Crea una workplace culture positiva per accogliere al meglio i nuovi arrivati.
  3. Condividi una guida iniziale su cosa significhi essere ambasciatori del brand potrebbe essere di molto aiuto per loro.
  4. Individua i new hires che si distinguono per la loro attitudine alla comunicazione: saranno loro ad essere selezionati, su base volontaria, per far parte del team dei nuovi brand ambassadors e a seguire un piano di formazione specifica.
  5. Implementa tool che consentano loro di condividere facilmente i contenuti dal proprio cellulare e di valutare l’impatto delle attività; premia il lavoro svolto e non dimenticarti di raccogliere i loro feedback per migliorare le edizioni successive del programma!

Hai bisogno di supporto per disegnare la tua strategia di Employer Branding? Contattaci!

  • Riferimenti

    Aggarwal A., Sadhna P., Gupta S., Mittal A. e Rastogi S. (2022). Gen Z entering the workforce: Restructuring HR policies and practices for fostering the task performance and organizational commitment, in “J Public Affairs”, vol. 22, n. 3, pp.1-18.

    Al-Shuaibi A. S. I., Shamsudin F. M., Aziz N. A. (2016), Developing Brand Ambassadors: The Role of Brand-centred Human Resource Management, in “International Review of Management and Marketing”, vol. 6, n.7., pp. 155-161.

    Patwa N., Abraham C., Alison D’Cruz (2018). The Brand Inside: Fulfilling the Needs of the New Employee Generation to Create Brand Advocates, in “International Journal of Business and Economics”, vol. 17, n. 2, pp. 143-162.