Negli ultimi anni, la gamification è diventata una delle parole d’ordine più in voga nel mondo del business. Ma cosa si intende esattamente per gamification e, soprattutto, come può essere applicata sul posto di lavoro e presentarsi come leva motivazionale per migliorare la People Experience?
🎮 Cos’è la Gamification
La gamification consiste nell’impiego di elementi di game design in contesti non ludici (Deterding et al., 2011).
Punti, barre di progresso, badge, classifiche o livelli ne costituiscono le sue principali meccaniche (Miller et al., 2018).
Studiosi e ricercatori riconoscono la gamification come uno strumento efficace per aumentare l’engagement e la motivazione, anche in ambienti dove il gioco non è l’attività primaria, come il posto di lavoro. L’obiettivo è rendere le attività quotidiane più stimolanti e coinvolgenti, trasformando compiti spesso considerati monotoni in sfide appassionanti.
Non solo!
La Gamification si fonda sulla Teoria dei Nudges, di conseguenza le meccaniche di gioco possono essere progettate per incoraggiare comportamenti positivi (come il miglioramento delle performance lavorative o la partecipazione a programmi di formazione).
Cosa si intende per nudging? Quali sono i suoi ambiti di applicazione? Scopriamolo insieme!
🏆 Il potere del Nudging
Il termine “nudge” è stato reso popolare dagli economisti Richard Thaler e Cass Sunstein nel loro libro “Nudge: Improving Decisions About Health, Wealth, and Happiness” (2008), come tecnica comportamentale utilizzata per influenzare le decisioni delle persone in modo non coercitivo, orientandole verso opzioni più desiderabili senza limitare la loro libertà di scelta.
R. Thaler e C. Sunstein (2008). “Nudge: Improving Decisions About Health, Wealth, and Happiness”
L’obiettivo del nudging è quello di guidare il comportamento delle persone nella direzione desiderata, lasciando loro comunque la libertà di prendere le proprie decisioni. In altre parole, si tratta di una “spinta gentile” per indirizzare le persone verso una scelta, senza obbligarle.
Un nudge, per essere tale, deve poter sempre essere ignorato, se si vuole.
Similmente, la gamification può essere vista come una forma di nudging, in cui le meccaniche di gioco incoraggiano comportamenti positivi, come il miglioramento delle performance lavorative o la partecipazione a programmi di formazione, in modo naturale e divertente.
- La Gamification segue una logica ludica e punta a far compiere a una persona azioni specifiche, nel suo interesse personale e/o in quello dell’azienda che ha realizzato il progetto di Gamification.
- Il Nudging tende ad avere un obiettivo etico e a lungo termine, mira a far compiere determinate azioni e, con il tempo, a trasformarle in abitudini virtuose per sé, per la comunità, per l’ambiente…
Un nudge efficace non limita la libertà di scelta ma la influenza in maniera sottile, creando contesti favorevoli per determinate azioni. Nel contesto aziendale, la gamification può sfruttare questo approccio per incentivare comportamenti che migliorino il benessere individuale e collettivo. Un esempio pratico potrebbe essere un sistema di ricompense basato sui progressi raggiunti nei corsi di formazione, che non obbliga, ma incentiva.
In sintesi, gamification e nudging possono lavorare in sinergia: mentre il nudging si proietta nel lungo termine favorendo la formazione di abitudini virtuose, la gamification rende il percorso più piacevole e gratificante.
🕹️ Applicazioni
… alle politiche sociali e alla gestione della cosa pubblica
Il nudging è la disciplina basata sulle scienze del comportamento che facilita le decisioni delle persone verso opzioni di scelta più in linea con i loro valori, tutelando al contempo la loro libertà di scegliere.
Una regolamentazione intelligente, che spinga gentilmente i cittadini a comportamenti più efficienti per se stessi e per gli altri, può rendere la vita della società, dei cittadini, delle imprese, meno complessa.
La spinta gentile può essere applicata ai mille ambiti della vita collettiva: da una più corretta alimentazione alla gestione del traffico urbano, dalla lotta all’evasione fiscale all’aumento della percentuale degli elettori che si recano alle urne, fino ad un più consapevole rapporto con l’ambiente. Il nudging, infatti, si è dimostrato un ottimo supporto per implementare la raccolta differenziata nei contesti urbani.
Livelli di nudging:
- Regole di default (opzione predefinita): come l’iscrizione automatica ai programmi di istruzione o di prevenzione. Tra tutti i tipi di nudge le opzioni predefinite sembrano quelle più efficaci nel promuovere il cambiamento (Hummel e Maedche, 2019).
- Semplificazione di procedure: la semplificazione delle informazioni per favorire la scelta tra programmi esistenti. Per esempio, una dichiarazione dei redditi precompilata riduce l’evasione fiscale.
- Uso delle norme sociali: ovvero, condividere ciò che la maggior parte delle persone fa.
- Commitment: strategie affinché le persone si impegnino in un determinato corso di azione.
(Savadori, 2020)
Il pianoforte salutare della metro di Stoccolma
Un classico esempio di nudging è rappresentato dall’iniziativa della pubblica amministrazione di Stoccolma, che, per promuovere uno stile di vita più sano e contrastare l’obesità, ha modificato i gradini accanto alla scala mobile in una stazione della metropolitana, trasformandoli nei tasti di un grande pianoforte.
L’obiettivo era indurre le persone a scegliere di fare le scale anziché usare la scala mobile, rendendo l’attività fisica del salire le scale a piedi più attraente e divertente.
Questo esperimento ha portato ad un aumento significativo del numero di cittadini che, attratti dal divertimento di attivare la musica con i propri passi, hanno optato per salire a piedi, mostrando l’efficacia del nudging nel cambiare comportamenti quotidiani senza imporre restrizioni.
Educazione culturale su Minecreft
La mappa delle Cinque Terre su Minecraft è un progetto del “Gran Virtual Tour” del MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), che combina educazione culturale e turismo virtuale. Permette ai giocatori di esplorare la storia e l’architettura delle Cinque Terre in modo interattivo e divertente, promuovendo il patrimonio culturale italiano ad un pubblico più ampio.
… alla People Experience
In ambito P&C, la gamification può essere applicata in diverse fasi dell’Employee Journey.
La gamification si presenta come un’opzione innovativa per migliorare la People Experience. Essa, quindi, ben si inserisce all’interno di un’azienda che ha a cuore il benessere lavorativo e la motivazione delle persone ed è, al tempo stesso, attenta all’evolversi del contesto.
Arricchire situazioni non di gioco, quale il contesto di lavoro, con elementi di gioco può contribuire a creare un apprendimento più ludico, rendendo più divertenti compiti monotoni, motivando le persone e aiutandole ad alleviare lo stress (Naraga et al., 2022).
Perché integrare la gamification nello spazio di lavoro?
👾 Verso un nuovo Workspace
La globalizzazione e le tecnologie digitali stanno portando le organizzazioni ad espandersi oltre gli spazi fisici tradizionali per costruire un paradigma di lavoro nuovo, senza confini, caratterizzato da una maggiore flessibilità, collaborazione globale e competitività (Baldwin, 2020).
Allo stesso modo è diventato sempre più comune il lavoro remoto, con ecosistemi digitali che facilitano la comunicazione e la collaborazione a distanza.
La gamification rappresenta una potente leva motivazionale per trasformare il contesto lavorativo, rendendolo più adatto alle aspettative dei giovani lavoratori e mettendoli in condizione di poter esprimere il loro potenziale.
Per questo motivo, amplificare l’esperienza della gamification agganciandola alle nuove dimensioni dei mondi virtuali aiuta non solo ad erogare una work experience più ingaggiante e immersiva, ma anche a ridisegnare gli spazi lavorativi.
Dall’esplorazione dei nuovi workspace emergono importanti implicazioni che spingono sempre più verso la virtualizzazione delle fasi della People Experience ed in particolare:
-
ATTRACTION & SELECTION
per selezionare i candidati sulla base di esperienze immersive.
-
Onboarding
per integrare la Gen Z con nuovi linguaggi visivi ed espressivi.
-
Development
per disegnare esperienze di apprendimento personalizzate e interattive.
-
Engagement
per ingaggiare attraverso una community virtuale.
👾 Attraction & Selection in ambiente virtuale: le piattaforme digitali e la realtà virtuale stanno trasformando il modo in cui le aziende attraggono e selezionano i candidati. Grazie a simulazioni immersive, giochi interattivi e scenari realistici, i recruiter possono valutare le competenze tecniche e le capacità di problem-solving dei candidati in modo molto più autentico rispetto ai metodi tradizionali. Questo approccio permette di immergere i candidati in situazioni lavorative reali, dove possono dimostrare abilità come la collaborazione, la gestione del tempo e la creatività. Inoltre, queste piattaforme consentono di ridurre i pregiudizi legati ai CV, focalizzandosi sul potenziale reale di ogni candidato. Attraverso la gamification, le aziende creano processi di selezione coinvolgenti e allineati alle aspettative della Gen Z, migliorando la candidate experience e facilitando l’individuazione dei collaboratori più allineati alla cultura aziendale.
Un esempio? IKEA è riuscita ad attrarre e selezionare la gen Z grazie alla sua recruitment campaign full digital sulla piattaforma di gioco online Roblox!
🤖 Onboarding Virtuale: con l’aumento del lavoro a distanza e dei ruoli virtuali, l’onboarding tradizionale non è più sufficiente. Emerge la necessità di processi di integrazione digitali che siano interattivi, coinvolgenti e personalizzati, capaci di accogliere i nuovi collaboratori in modo efficace, anche senza un contatto fisico diretto. Attraverso simulazioni, tour virtuali e programmi gamificati, l’onboarding virtuale può non solo trasmettere la cultura aziendale, ma anche migliorare la retention e velocizzare il processo di adattamento. Questo nuovo approccio offre ai nuovi collaboratori la possibilità di immergersi fin da subito nelle dinamiche dell’azienda, ovunque si trovino.
🚀 Development nell’universo virtuale: lo sviluppo delle competenze diventa una priorità strategica per le aziende che hanno necessità di adattarsi velocemente ai cambiamenti esterni. Grazie a piattaforme digitali e ambienti immersivi, i collaboratori possono accedere a percorsi di apprendimento personalizzati e interattivi, fruibili ovunque e in qualsiasi momento. La formazione continua si integra perfettamente con le esigenze di flessibilità e aggiornamento rapido richieste dal mercato. Workshop virtuali, simulazioni 3D, realtà aumentata e gaming consentono di creare esperienze formative più coinvolgenti e efficaci, favorendo un miglioramento costante delle competenze tecniche e trasversali. Questo approccio aiuta i collaboratori a restare allineati agli obiettivi aziendali e a sentirsi parte di un percorso di crescita comune, anche a distanza.
🎮 Engagement: il lavoro virtuale, se da un lato offre flessibilità, dall’altro può generare sentimenti di isolamento e distacco tra i collaboratori. Le aziende devono quindi affrontare una nuova sfida: mantenere un alto livello di coinvolgimento tra collaboratori che non condividono uno spazio fisico. Per farlo, si possono adottare diverse strategie, come l’organizzazione di eventi digitali, sessioni di team-building virtuali e piattaforme di comunicazione che favoriscono la collaborazione e il senso di appartenenza. Programmi gamificati, sfide settimanali, leaderboard e riconoscimenti online sono strumenti efficaci per creare un ambiente di lavoro dinamico e interattivo. Creare una community virtuale solida è fondamentale per mantenere motivati i collaboratori, rafforzare la cultura aziendale e alimentare il senso di squadra, anche quando il team è distribuito a livello globale.
Come possono presentarsi i mondi virtuali? Scopri quelli creati da in.ME!
🤖 L’universo virtuale di in.ME
L’integrazione di gamification e nudging nei mondi virtuali sta trasformando il modo di interagire e coinvolgere le persone, sia in azienda che nei contesti legati all’amministrazione pubblica.
Nei nostri progetti più innovativi, virtual ed extended reality si fondono per creare esperienze immersive e personalizzate. Queste soluzioni permettono di dare vita a spazi digitali dinamici in grado di ospitare eventi, workshop e altre iniziative, potenziando l’interazione e l’engagement nella 3° dimensione.
Evento in XR per ospitare la Call4startup
Cliente: Camst group
Progetto: Evento in XR
Obiettivo: Creare un’ambientazione virtuale in 3D per ospitare il Demo Day della prima Call4startup di Camst Group durante la pandemia (2021).
Descrizione: “La città dei colori” è stata concepita come la cornice virtuale per l’evento finale, realizzata attraverso la tecnologia XR (Extended Reality). L’evento full digital è stato trasmesso in diretta e si è basato su due pilastri fondamentali: la virtualizzazione dello spazio fisico e la declinazione in 3D dei motivi identitari della call. L’ambiente dell’evento è stato completamente digitalizzato, permettendo di accogliere un numero elevato di partecipanti in uno spazio virtuale coloratissimo, dinamico e interattivo.
Virtual Onboarding Tool per coinvolgere i newhires
Fonte interna: frame del tool sviluppato da in.ME per l’inserimento della Gen Z.
Cliente: Settore Retail
Porgetto: Virtual Onboarding Tool
Obiettivo: Creare un’esperienza di onboarding personalizzata e coinvolgente rivolta ai nuovi assunti, in particolare della Gen Z.
Descrizione: Per offrire un’esperienza davvero immersiva, il tool per il virtual onboarding si colloca in un ambiente 3D su misura, progettato per rappresentare l’identità, la cultura e gli spazi di lavoro dell’azienda. Combinando tecnologie creative e AI generativa assieme a sfide interattive, quiz e simulazioni virtuali, i nuovi assunti apprendono la cultura aziendale, le mansioni specifiche del lavoro e conoscono i loro nuovi colleghi.
-
Riferimenti
Deterding S. et al. (2011). Gamification: Using game-design elements in nongaming contexts. Proc. CHI EA ‘11, ACM Press, pp. 2425-2428.
Miller C. L., J.C. Grooms J. C. e King H. (2018). To Infinity and Beyond – Gamifying IT Service-Desk Training: A Case Study, in «Performance Improvement Quarterly», vol. 31, n. 3, pp. 249-268.
R. Thaler e C. Sunstein (2008). Nudge: Improving Decisions About Health, Wealth, and Happiness.
Naranga S., Bhardwajb G. e Srivastava A. P. (2022). Gamification in HRM: An Overview, in «ECS Transactions», vol. 107, n. 1, pp. 3573-3580.