Le startup giocano un ruolo cruciale nell’attuale contesto imprenditoriale, presentandosi come interessanti motori di innovazione: introducono nuove idee, tecnologie e approcci che contribuiscono alla crescita economica e tecnologica del nostro paese.
Se parliamo di numeri, si contano oltre 13.500 startup distribuite sul territorio italiano.
sono le startup basate in Emilia-Romagna (ART-ER, dati al 04.12.2023).
Questi dati rispecchiano un ecosistema dell’innovazione dinamico e in evoluzione.
Esploriamolo insieme!
🎞️ Overview del mondo startup
Cosa sono le startup?
A newly born lean organisation formed to search for a repeatable & scalable business model, of an innovative solution, under conditions of extreme uncertainty.
Steve Blank
Le startup sono un’organizzazione snella creata con un obiettivo ben definito: trovare un modello di business ripetibile e scalabile per una soluzione innovativa, operando in condizioni di estrema incertezza e cambiamento costante.
Sperimentare e imparare, innovare e adattarsi sono i principi che guidano questo nuovo tipo di organizzazione.
🦄 Call it magic
Nel contesto delle startup si utilizza il termine “unicorno” per riferirsi ad una società finanziata da venture capital che ha completato un round di finanziamento ad una valutazione post-money di 1 miliardo di dollari o più. Il termine è stato coniato nel 2013 dalla venture capitalist Aileen Lee, fondatrice del fondo Cowboy Ventures, per descrivere la magica natura di queste imprese, che all’epoca erano così rare (aveva individuato solo 39 società software US-based che rispettassero tali criteri) da essere quasi mitiche, proprio come gli unicorni.
A distanza di 10 anni dalla nascita di tale definizione, al 1° ottobre 2023 si contano a livello globale 1.348 unicorni attivi (Pitchbook, 2023).
L’Italia, nonostante sia la decima economia più grande del mondo, non raggiunge nemmeno la top 20 dei paesi europei che hanno investito più capitale in startup (Sifted, 2023). Dallo scorso anno, però, due società fintech nate e cresciute nel nostro paese, Satispay e Scalapay, hanno superato la valutazione del miliardo di dollari, aprendo la strada al crescente impatto dell’Italia nella creazione di scaleup con risonanza internazionale.
Nel novero degli unicorni italiani, da menzionare ci sarebbe anche Yoox, l’e-commerce del fashion nato a Bologna nel 2000 e quotatosi in Borsa nel 2009, il quale, sebbene non sia classificato come unicorno secondo la definizione ufficiale, rappresenta comunque un’esperienza italiana di rilievo nel panorama delle società tech. Anche tra i soonicorn, ovvero startup o scaleup destinate a diventare unicorni in un paio di anni, figura una scaleup bolognese, Musixmatch, la più grande piattaforma digitale per creare e condividere i testi delle canzoni.
🌈 Rethinking open innovation
Lo scenario competitivo globale sta cambiando a grande velocità. L’impatto pervasivo delle nuove tecnologie, in particolare la Generative AI, in tutti i settori spinge le imprese a ripensare i propri modelli di business, a ridisegnare i processi interni, a strutturare velocemente la propria Innovation Unit e a far leva sull’innovazione aperta per rendere più efficace la collaborazione con le startup.
Quali benefici dalla collaborazione con le startup?
Per le aziende consolidate, collaborare con le startup significa esplorare nuovi orizzonti di innovazione e cambiamento organizzativo. Questa partnership offre la possibilità di aprirsi a nuove idee, affrontare con agilità e flessibilità i mutevoli scenari competitivi, scoprire nuovi mercati e implementare tecnologie di frontiera.
Attraverso programmi di open innovation che le mettano in connessione con startup rilevanti per il loro business, le imprese consolidate possono quindi assicurarsi un vantaggio competitivo sul mercato, adattandosi e anticipando proattivamente le dinamiche di cambiamento sia interne che esterne.
In quali modi si può collaborare con le startup?
Diversi sono i meccanismi di cooperazione che agiscono come ponte tra le startup e le aziende consolidate. L’evoluzione della tecnologia e la velocità degli adattamenti richiesti dal mercato ha fatto sì che tali meccanismi crescessero significativamente nel corso degli ultimi anni.
Pertanto prima di implementarli è bene fermarsi a riflettere sul mix di strumenti che meglio rispondono agli obiettivi strategici aziendali e sul time-frame atteso per adottare, adattare e validare ogni pratica.
- Scouting di Startup: serve ad identificare startup in fit e a raccogliere insight interessanti su soluzioni, tecnologie e nicchie di mercato emergenti.
- Call4Startups: si tratta di competizioni aperte a livello nazionale o internazionale, organizzate per invitare le startup a presentare la propria soluzione ad una specifica challenge aziendale.
- Partnership strategiche (R&D, tecnologiche, commerciali): alleanze che servono a co-definire, sviluppare e sperimentare soluzioni innovative, integrare le nuove tecnologie nei processi e servizi esistenti e avere o dare accesso a nuovi mercati.
- Programmi di Incubazione e Accelerazione: programmi strutturati che forniscono un supporto a breve o medio termine ad un batch di startup ad alto potenziale attraverso mentoring, formazione specifica, spazio di lavoro fisico e risorse tecniche, umane ed economiche, generalmente in cambio di una quota variabile di partecipazione nel capitale delle startup.
- Corporate Venture Capital: investimenti diretti in equity mirati a startup di interesse strategico oltre che finanziario, per diversificare il proprio portafoglio e ottenere un fast-track a nuovi prodotti, mercati e tecnologie.
- Acquisizioni: consente alle aziende consolidate di acquisire oltre al capitale della startup, anche prodotti, tecnologie e competenze specializzate complementari per innovare il proprio modello di business o entrare in nuovi mercati.
Dall’altro lato, questi meccanismi vanno a vantaggio delle startup coinvolte in vari modi, fornendo loro:
- opportunità di networking con partner, investitori, esperti e potenziali clienti
- accesso a spazi di lavoro e a dipartimenti di R&D strutturati
- ottenimento di finanziamenti
- attività di mentorship personalizzata o di gruppo
- partecipazione a formazioni e workshop specializzati
- visibilità
- possibilità di condurre pilot project basati su dati reali per migliorare i propri prodotti
Questa è solo una piccola parte del vivace mondo delle startup!
Vuoi saperne di più? Ascolta la voce dei loro founders!
🎧 Stories behind Startups
Tutto quello che c’è da sapere sulle startup è in Stories behind Startups, il podcast di MindsettER in collaborazione con EmiliaRomagnaSTARTUP, l’iniziativa di ART-ER per startup e aspiranti imprenditori.
Il podcast raccoglie le storie di innovatori e innovatrici che stanno plasmando il nuovo tessuto imprenditoriale della Regione Emilia-Romagna.
Le voci dirette dei founder, intervistati da Daniela Dubla, raccontano cosa significa fare startup e come trovare il giusto modello di business per la propria idea. Le loro storie ripercorrono le tappe del ciclo di vita delle startup, facendone emergere successi, fallimenti e, soprattutto, lezioni apprese nel corso del loro viaggio imprenditoriale.
Tutte le puntate sono su Spotify, Amazon Music o Google Podcast.
Qui sotto trovi una preview degli episodi delle prime due stagioni. Scegli quello che ti incuriosisce di più e ascoltalo!
Francesco Namari racconta Bank Station, startup specializzata nella creazione di contenuti di educazione finanziaria in formato video, scritto e podcast.
Alberto Drusiani è il founder di Squiseat, startup che ha ideato un’app contro lo spreco alimentare, che consente di acquistare i prodotti alimentari in eccedenza al 50% del loro prezzo di listino.
Luca Grassi è il fondatore di Seerene, l’app che semplifica la prenotazione dei trasporti sanitari, creando il match perfetto tra utenti che necessitano di trasporti socio-sanitari e le realtà che erogano tali servizi.
Francesca Di Giacomo è co-founder di Zeprojects, startup che, con l’integrazione di tecnologie IoT, IA e materiali altamente innovativi, propone servizi di progettazione architettonica per migliorare la qualità di vita delle persone.
Marco Bassoli è co-founder di Robotizr, startup che ha ideato una soluzione in grado di semplificare la gestione dei robot industriali grazie a un’interfaccia che si basa su un sistema visuale no code.
Singh Amarjot e Filippo Notari raccontano di Bonobo, startup che sviluppa prodotti digitali in ambito sportivo, per migliorare l’esperienza del padel per giocatori e centri sportivi.
Claudio Venezia, founder di Officina Startup, parla degli errori da non commettere nell’avvio di una startup e del perché fare startup in Emilia Romagna.
Tommaso Grotto è co-founder di Kopjra, una società cyber intelligence specializzata nelle investigazioni online, OSINT (Open Source Intelligence) e network forensics.
Davide Lugli è CEO di Skipper, startup che permette alle aziende di avere una mappa dell’e-commerce completamente scalabile, immersiva e navigabile.
Lorenzo Viscanti è co-founder di Mapendo, che crea soluzioni basate su algoritmi di machine learning per il mobile advertising, ottimizzando la pubblicità sul web con una tecnologia venduta in tutto il mondo.
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Riferimenti
Chesbrough, H. W. (2003). Open Innovation: The New Imperative for Creating and Profiting From Technology, Harvard Business School Press.
Sifted (2023). The Italian startups on the cusp of unicorn status
Pitchbook (2023). Unicorn Companies Tracker