Lo sapevi che all’interno di uno stesso ambiente di lavoro possono arrivare a convivere sino a 4 generazioni?
Dai Baby Boomers alla Generazione X e dai Millennials alla Gen Z: l’intersezione di queste coorti genera un contesto variegato, ricco di opportunità e anche sfide.
delle organizzazioni ritiene che i loro leader siano preparati per guidare efficacemente una forza lavoro multigenerazionale (Deloitte, 2020)
Tracciare il profilo di una nuova generazione tenendo a mente le caratteristiche delle precedenti è complesso, ma è uno step fondamentale per costruire un ambiente di lavoro coeso e collaborativo.
Scopriamo insieme cosa distingue le une dalle altre e come promuovere la collaborazione intergenerazionale!
🎧 Generazioni a confronto
Guardiamo i Baby Boomers, la Generazione X, i Millennials e la Gen Z più da vicino: in quali valori credono? Cosa si aspettano dalla cultura aziendale? Quale significato attribuiscono al lavoro?
Per un HR come per un Team manager, comprendere e saper rispondere in maniera puntuale alle diverse priorità ed esigenze, preferenze di comunicazione, modalità relazionali e attitudini professionali di ciascuno, diventa essenziale per creare un ambiente di lavoro che favorisca la motivazione, l’ingaggio e una comunicazione arricchente e collaborativa tra le diverse coorti di collaboratori.
Adottare questo approccio implica anche la necessità di adeguare le strategie aziendali per favorire la collaborazione intergenerazionale.
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🎶 Be the love generation
Ogni volta che una nuova generazione entra nel mercato del lavoro, può emergere una distonia tra gli assetti in essere, basati sulle coorti generazionali precedenti, e le nuove istanze portate dalla classe lavoratrice emergente.
Allo stesso modo, per poter accogliere i new comers della Gen Z, può verificarsi la necessità di creare nuove configurazioni organizzative e di adeguare processi e cultura aziendale alle esigenze, stili di lavoro e valori emergenti.
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30%
DELLA POPOLAZIONE MONDIALE APPARTIENE ALLA GEN Z.
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27%
DELLA FORZA LAVORO ENTRO IL 2025 sarà COSTITUITA DAGLI APPARTEneNTI ALLA GEN Z (McCrindle).
Chi è la nuova generazione di lavoratori?
La Gen Z comprende i nati tra il 1995 e il 2010, che hanno la peculiarità di aver assistito ai cambiamenti (sociali, economici, politici e tecnologici) più profondi del secolo e di esser cresciuti in un contesto ricco di opportunità, connessioni virtuali e grande diversità (Aggarwal et al., 2022).
Si tratta proprio di coloro che non hanno mai visto il mondo senza internet ed è per questo motivo che sono anche chiamati “i Generation” (Jones et al., 2007).
Alcuni aspetti chiave che caratterizzano la Gen Z riguardano innanzitutto la percezione del lavoro: gli appartenenti a questa generazione puntano, infatti, sulla ricerca di un lavoro che sia per loro significativo (Heimberger et al., 2020). Tale aspetto è stato maggiormente messo in evidenza con l’inatteso avvento della pandemia, che ha portato alla configurazione di un nuovo modello organizzativo basato sulla creazione di posti di lavoro più autentici, sull’applicazione di un approccio più incentrato sulla persona e sull’adozione di una dimensione fortemente valoriale ed etica (Kuzior et al., 2022).
Si aggiunge il fatto che tale generazione si aspetta un alto livello di digitalizzazione sul posto di lavoro, mostrando, infatti, un particolare apprezzamento per approcci innovativi (Heimburger et al., 2020). Ne deriva che gli aspetti di innovazione tecnologica costituiscono fattori determinanti per attrarre lavoratori appartenenti alla Gen Z.
Come attrarre la Gen Z?
🎙️ Rethink the Attraction Experience for Gen Z
Motivare e responsabilizzare gli Zoomers richiede la decostruzione dei metodi tradizionali (Aggarwal et al., 2022) e la comprensione di ciò che li coinvolge e motiva davvero (Kuzior et al., 2022).
Conoscendo i valori e le attitudini della Gen Z ed integrando questi elementi nelle strategie di employer branding, le HR possono disegnare una candidate experience più inclusiva, attrarre i profili più adatti al proprio contesto e contribuire a creare una forte e positiva reputazione aziendale.
Le tre leve su cui agire per farlo sono:
- cultura aziendale
- percorsi di sviluppo personale e professionale
- reputazione aziendale
- gamification
Ognuna di queste aree deve raccontare in modo autentico e coerente valori, approcci e stili di lavoro che diano risposta ai bisogni di espressione della Gen Z e incontrino le loro modalità di comunicazione.
👉 Leggi anche il nostro articolo su come creare e comunicare una workplace culture a prova di Gen Z.
Esploriamole insieme!
🔑 10 keywords
Quali sono le parole chiave per sbloccare una positive candidate experience?
Company Culture
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1. INCLUSIONE
creazione di un ambiente di lavoro dove ogni individuo viene valorizzato.
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2. Work-life Balance
Politiche di lavoro flessibili e piani di welfare mirati.
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3. Trasparenza
Comunicazione chiara del processo di selezione e restituzione di feedback costruttivi ai candidati.
Personal Development & Career Path
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4. crescita e sviluppo
Erogazione di programmi di sviluppo personale e percorsi di carriera.
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5. innovazione
digitalizzazione dei processi, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, e introduzione della gamification.
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6. benessere mentale
promozione di iniziative di benessere psicologico.
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7. coinvolgimento e partecipazione
Disegno di programmi di mentoring, hackathon, progetti speciali o iniziative di volontariato.
Employer Brand Reputation
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8. Comunicazione online
radicata presenza sui social con contenuti coinvolgenti e interattivi.
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9. Autenticità
TESTIMONIANZE DIRETTE DEI COLLABORATORI PER COMUNICARE L’ESPERIENZA LAVORATIVA IN MODO AUTENTICO.
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10. sostenibilità
Comunicazione dell’impegno dell’azienda in termini di responsabilità sociale e sostenibilità ambientale.
Ora che sai tutto sulla Gen Z, preparati ad accoglierla in azienda!
🌟 Your Toolkit
- Le strategie di attrazione e di employer branding devono considerare i valori e le aspettative delle diverse fasce generazionali, accogliendo ed integrando anche le istanze portate dalle nuove generazioni.
- Per poter accogliere i new comers della Gen Z, può verificarsi la necessità di creare nuove configurazioni organizzative e di adeguare i processi e la cultura aziendale alle esigenze, agli stili di lavoro e ai valori emergenti.
- Le HR, disegnando una people experience più attenta alle esigenze della Gen Z, possono attrarre i profili più adatti al proprio contesto e contribuire così a creare una reputazione aziendale forte e positiva.
Le parole chiave per sbloccare una positive candidate experience per la Gen Z sono:
- Company Culture: Inclusione, Work-life balance, Trasparenza;
- Personal Development & Career Path: Crescita e sviluppo, Innovazione, Benessere mentale, Coinvolgimento e Partecipazione;
- Employer Brand Reputation: Comunicazione online, Autenticità, Sostenibilità.
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Riferimenti
Aggarwal A., Sadhna P., Gupta S., Mittal A. e Rastogi S. (2022). Gen Z entering the workforce: Restructuring HR policies and practices for fostering the task performance and organizational commitment, in “J Public Affairs”, vol. 22, n. 3, pp.1-18.
Heimburger L., Buchweitz L., Gouveia R. e Korn O. (2020). Gamifying Onboarding: How to Increase Both Engagement and Integration of New Employees. In Goossens R. H. M. e Murata A. (Eds.), Advances in Social and Occupational Ergonomics (pp. 3-14), Cham, Springer Nature Switzerland AG.
Kuzior A., Kettler K. e Łukasz R. (2022). Great Resignation—Ethical, Cultural, Relational, and Personal Dimensions of Generation Y and Z Employees’ Engagement, in “Sustainability”, vol. 14, n. 11, pp. 1-9.